Ciao a tutti, fellas!
Il mio contributo a questa rubrica è più che altro un viaggio della mia mente, sicuramente agevolato da questa quarantena. Il racconto è molto abbreviato ma altrettanto intenso. Vedete, mi capita, quando voglio davvero bene a qualcosa o qualcuno, di immaginarmi uno scenario tragico relativo a quel qualcosa o qualcuno. Lo faccio per esorcizzare l’idea di perderlo/a e per crederci ancora di più.
In questo caso, credetemi, voglio davvero un gran bene al programma Erasmus+…
2022. L'Europa, così come l'abbiamo conosciuta, non c'è più. Il continente è una polveriera, lacerata e al soldo delle superpotenze che se la sono spartita secondo interessi economici.
- Allora è deciso. Il luogo dell'incontro sarà Orta Nova. Qui abbiamo un nascondiglio perfetto, la guardia sovranista è alquanto imbranata e non ci scoprirà!
- Come faremo a eludere i controlli all'aeroporto?
- Semplice, attueremo il piano Nicosia!
- Il piano Nicosia?
- Sì, ascoltatemi bene. Sappiamo bene che dopo la pandemia del Coronavirus, per spostarsi in Europa è necessario fornire un valido motivo e lo Youth Exchange non lo è più. Ma assistere un parente malato, per fortuna, ci permette ancora, chissà per quanto, di viaggiare. Ho costruito delle cartelle cliniche false di malati inesistenti, uno per ognuno di voi, qui in Italia. Vi basterà presentarla al check in per avere il nulla osta. Ufficialmente verrete qui per visitare un parente malato. Abbiamo dovuto hackerare i database di dieci ospedali. Appena arriverete in aeroporto, un nostro autoarticolato verrà a prendervi per portarvi al luogo dell'incontro. Dovrete nascondervi tra le casse di pomodori.
- Io ho paura che ci scoprano. Sai cosa succede a chi oltrepassa i confini nazionali? L'Europa non è più quella che conoscevamo.
- Ti capisco, ma non possiamo permettere che gli egoismi nazionalistici ci impediscano di fare quello che amiamo fare: incontrarci, fare le nostre attività... La serata interculturale... Non vedo l'ora di rivederci! Saremo i nuovi rivoluzionari di questa nuova era!
- Il tutto ovviamente a spese nostre..
- Il programma Erasmus+ non esiste più, lo sappiamo tutti ormai... Ma qui abbiamo degli alleati tra la cittadinanza, che ci forniranno quanto necessario: da mangiare, da bere, da fumare... Avremo anche della buona birra artigianale! Ma non dovremo mai uscire dal nascondiglio. Avremo viveri per una settimana intera.
- Io ci sto!
- Anch'io!
- Siamo tutti d'accordo allora?
- Sì, Torino! Siamo tutti con te!
- Bene ragazzi. La nostra rivoluzione per una nuova Europa dei giovani parte da qui!
Ti è piaciuto questo racconto? Per leggere altre storie di "Viaggiatori in pantofole" clicca »QUI«
Il mio contributo a questa rubrica è più che altro un viaggio della mia mente, sicuramente agevolato da questa quarantena. Il racconto è molto abbreviato ma altrettanto intenso. Vedete, mi capita, quando voglio davvero bene a qualcosa o qualcuno, di immaginarmi uno scenario tragico relativo a quel qualcosa o qualcuno. Lo faccio per esorcizzare l’idea di perderlo/a e per crederci ancora di più.
In questo caso, credetemi, voglio davvero un gran bene al programma Erasmus+…
2022. L'Europa, così come l'abbiamo conosciuta, non c'è più. Il continente è una polveriera, lacerata e al soldo delle superpotenze che se la sono spartita secondo interessi economici.
- Allora è deciso. Il luogo dell'incontro sarà Orta Nova. Qui abbiamo un nascondiglio perfetto, la guardia sovranista è alquanto imbranata e non ci scoprirà!
- Come faremo a eludere i controlli all'aeroporto?
- Semplice, attueremo il piano Nicosia!
- Il piano Nicosia?
- Sì, ascoltatemi bene. Sappiamo bene che dopo la pandemia del Coronavirus, per spostarsi in Europa è necessario fornire un valido motivo e lo Youth Exchange non lo è più. Ma assistere un parente malato, per fortuna, ci permette ancora, chissà per quanto, di viaggiare. Ho costruito delle cartelle cliniche false di malati inesistenti, uno per ognuno di voi, qui in Italia. Vi basterà presentarla al check in per avere il nulla osta. Ufficialmente verrete qui per visitare un parente malato. Abbiamo dovuto hackerare i database di dieci ospedali. Appena arriverete in aeroporto, un nostro autoarticolato verrà a prendervi per portarvi al luogo dell'incontro. Dovrete nascondervi tra le casse di pomodori.
- Io ho paura che ci scoprano. Sai cosa succede a chi oltrepassa i confini nazionali? L'Europa non è più quella che conoscevamo.
- Ti capisco, ma non possiamo permettere che gli egoismi nazionalistici ci impediscano di fare quello che amiamo fare: incontrarci, fare le nostre attività... La serata interculturale... Non vedo l'ora di rivederci! Saremo i nuovi rivoluzionari di questa nuova era!
- Il tutto ovviamente a spese nostre..
- Il programma Erasmus+ non esiste più, lo sappiamo tutti ormai... Ma qui abbiamo degli alleati tra la cittadinanza, che ci forniranno quanto necessario: da mangiare, da bere, da fumare... Avremo anche della buona birra artigianale! Ma non dovremo mai uscire dal nascondiglio. Avremo viveri per una settimana intera.
- Io ci sto!
- Anch'io!
- Siamo tutti d'accordo allora?
- Sì, Torino! Siamo tutti con te!
- Bene ragazzi. La nostra rivoluzione per una nuova Europa dei giovani parte da qui!
Ti è piaciuto questo racconto? Per leggere altre storie di "Viaggiatori in pantofole" clicca »QUI«