Eravamo tutti e cinque abbastanza confusi circa il tema del progetto, ma le idee hanno iniziato a prender forma quando già a partire dal primo giorno di attività i nostri facilitatori Alex e Martin ci hanno preso per mano per intraprendere insieme il viaggio più bello di sempre: quello all’interno di noi stessi. Ebbene sì, UNboxed si è rivelato esser un progetto mirato alla scoperta delle nostre interiorità, delle nostre capacità intellettive e delle nostre paure più recondite. UNboxed è stato l’occasione di capire che, molto spesso, la felicità si trova ad un passo dalle nostre paure e che la prima fonte di infelicità è proprio quella gabbia dorata chiamata comfort zone. Non sono mancati momenti di meditazione individuale e collettiva, attività creative di team building, “energizer” divertenti, partite di pallavolo e di tennis e tantissimi momenti di riflessione. Una delle attività più insolite svolta nell’arco di questi fantastici sette giorni è stata il doversi guardare negli occhi in silenzio per due minuti, cercando di non ridere. Eravamo disposti in coppie e il nostro partner era proprio la persona con la quale fino a quel momento avevamo legato meno. Inaspettatamente i due minuti sono volati e al termine dell’esercizio abbiamo abbracciato il nostro/la nostra partner con la sensazione di conoscerlo/a da sempre, perché attraverso i suoi occhi siamo riusciti a scorgere aspetti intimi della sua personalità. In due minuti siamo riusciti a stabilire una connessione mai provata prima e che si è intensificata con il passare dei giorni. Altro momento saliente di questo progetto è stato quello relativo all’attività di Public speaking, durante la quale ogni partecipante aveva a disposizione cinque minuti per elaborare un discorso del quale avrebbe parlato su un vero e proprio palcoscenico davanti a tutti per un minuto e mezzo di orologio. Indipendentemente dalla nazionalità e dalla personalità di ognuno/a, un po’ tutti ci siamo fatti cogliere da un’iniziale timidezza e timore di non esser accettati dal nostro “pubblico”, magari per un errore grammaticale o semplicemente per non ritenerci abbastanza all’altezza di un’attività di tale portata. Risultato?! Grazie a quest’attività abbiamo vinto un buon 70% delle nostre paure, capendo che spesso il fondamento alla base delle stesse è soltanto uno scherzo della nostra mente e che ognuno di noi è in grado, con tempi e modalità diverse, di poter conseguire almeno tutto quello che desidera.
Quello che UNboxed ha lasciato dentro di noi è un profondo desiderio di premere il tasto rewind nella playlist della nostra vita e ritornare indietro nel tempo per rivivere ancora quella settimana favolosa in compagnia di persone splendide provenienti da vari paesi europei. Ricchi di sorrisi, momenti di spensieratezza e della positività di cui avevamo bisogno di caricarci, non vediamo l’ora di poter partecipare al prossimo progetto interculturale ricordandoci di pensare sempre fuori dagli schemi e di essere UNBOXED...