Viaggiatori in Pantofole - Il racconto di Kelo

Ciao gente! ツ

Sono Kelo e a casa in pantofole me ne sto, pensando inevitabilmente alla Romania. Perché? Beh, ero pronto per partire con Beyond Borders per uno scambio giovanile su ecologia e riciclo creativo, che avrebbe dovuto avere luogo dal 27 aprile al 6 maggio.

Non so bene cosa sia successo, ma è tutto rimandato. Pandemia, dicono, o robe così. Nel dubbio mi sono chiuso in casa, lasciandomi crescere una barba che si avvicina pericolosamente ai livelli di Gandalf – sì, sono io il tizio in foto, sorpresa! 😝

Come me la sto passando? Bene e male. Solo con me stesso e connesso con il mondo.

Ma tento di vivere la quarantena con un'attitudine positiva: preferisco concentrarmi su ciò che ho, piuttosto che su quello che mi manca.

Per esempio, mi manca la natura; ma ho pur sempre, come tutti, un universo nella mia testa – ben più grande di questo piccolo "fazzoletto di mondo" nel quale viviamo.

Mi mancano alcune persone, ma posso pur sempre parlare con loro. Anzi, sto passando più tempo al telefono adesso che in tutto il resto della mia vita! E mi è pure capitato di riprendere contatti con qualche persona a me cara che non sentivo da molto tempo.

Mi manca il contatto fisico, la vicinanza, l'affetto, il sesso... ma ho solo due opzioni tra cui scegliere: lamentarmi (e starci male) o esercitare la pazienza.

Tutto questo passerà. Sì, al momento ho qualche limitazione in più, ma ci sono tantissime altre cose che posso fare! Per dire: partecipando a qualche "challenge" trovata qua e là per i social, ho potuto scrivere e registrare un paio di canzoncine a tema relazioni e libertà (❤︎) ed ho anche interpretato il ritornello di una canzone IN MALTESE (che bella lingua, raga)! Chi l'avrebbe mai detto? Per i curiosi, tutte le prove audiovisive sono sul mio profilo Instagram (@keloofficial)! 🍀

Tornando a noi... questo significa che non ho nessun tipo di problema?

Magari, sarebbe troppo bello. Invece ne ho, come chiunque altro. E sono più o meno gli stessi che avevo ancor prima che incominciasse la quarantena. Ad esempio, la mia situazione lavorativa attuale è alquanto deprimente e, come si può facilmente immaginare, l'isolamento rende tutto più complicato. Eppure, anziché preoccuparmi di ciò che esula dal mio controllo, preferisco cercare di fare del mio meglio per star bene: posso curare il mio giardino interiore, i miei pensieri, le mie azioni.

Non so quale sarà il raccolto, ma di sicuro continuerò a seminare.

~Kelo ツ

P.S. A proposito di semi, vi lascio qui una brevissima poesia (ispirata ai celeberrimi haiku, figli della tradizione poetica giapponese) che ho composto quasi un anno fa: il 19 maggio del 2019, proprio durante un progetto europeo ad Orta Nova, con alcuni amici di Beyond Borders. L'originale è in inglese (che dovreste tuuuutti conoscere, dico bene?), ma ci metto anche la traduzione sotto per comodità.

I only intend
To spread seeds of happiness –
Love is sowing joy.

(Intendo soltanto
Spargere semi di felicità –
Amare è seminare gioia.)

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