Di seguito pubblichiamo un approfondimento sullo scambio interculturale "Creactive Lycian Youth", tenutosi lo scorso maggio a in Turchia.
CLY Project Survey
Il presente sondaggio si
è svolto all’interno dell’obiettivo del progetto Creavtive Lycian Youth, il
progetto di mobilità giovanile finanziato dal programma Erasmus+, organizzato
dall’associazione Lycian Pathfinders con la collaborazione delle associazioni
partner.
Come prima cosa, ai partner del progetto è stato chiesto di inviare
delle domande inerenti ai suoi obiettivi (per esempio la cittadinanza europea,
i diritti umani, la partecipazione attiva e tematiche affini) e si è creata una
prima bozza delle risposte al questionario.
Con il contributo delle parti
coinvolte si è arrivati alla stesura del sondaggio con domande e risposte (1a
bozza). La 1a bozza è stata poi sottoposta ai partecipanti,
prima dell’inizio effettivo del progetto. Durante il progetto il sondaggio è
stato revisionato e aggiornato dai partecipanti stessi (versione finale).
Successivamente, la versione stampata del sondaggio è stata proposta alla
popolazione giovanile di Kaş,
Antalya dai ragazzi partecipanti. Inoltre, la versione informatica del
questionario è stata diffusa in rete e proposta ai ragazzi di tutta Europa. Si
è ottenuto un totale di 163 risposte, 91 delle quali in inglese (provenienti
dal questionario online), e 72 in turco (ottenute dalle copie cartacee). I
risultati sono stati poi analizzati.
Durante il progetto
le attività di sondaggio sono state coordinate da Şerife Yılmaz (TR) e Michaela
Jankovičová (SK). Per includere nel sondaggio le idee dei partecipanti si sono
tenute attività di gruppo. Successivamente il questionario è stato sottoposto
alla popolazione locale e diffuso in rete.
1. Attività
di gruppo:
I partecipanti, divisi in tre gruppi, hanno
discusso le singole domande in relazione agli obiettivi del progetto, decidendo
di volta in volta se cambiare il formato delle domande o delle risposte, se
eliminare delle domande o aggiungerne di nuove ecc.
Dopo 30 minuti di discussione di gruppo, i tre portavoce e i facilitator si
sono riuniti per discutere le proposte emerse.
Giunti alla versione finale, il sondaggio è stato presentato ai partecipanti.
2. Sottoporre
il sondaggio alla popolazione locale:
Si sono preparate 75 copie del questionario,
distribuendole ai tre gruppi (25 copie per gruppo). Ogni gruppo ha avuto un’ora
per sottoporre il questionario alla popolazione locale. I sondaggi erano in
turco e in mezz’ora sono state raccolte 72 risposte!
3. Diffondere
il sondaggio online:
Come ultimo passaggio, ai partecipanti è
stato chiesto di inviare a tre amici il link del questionario, in lingua
inglese, per raccogliere le risposte dei giovani di tutto il mondo. Le risposte
ottenute dal questionario online sono state 91.
Durante le
discussioni di gruppo si è giunti a dei feedback interessanti. Basandosi su
questi risultati e sul confronto tra i portavoce e i facilitator, il Sondaggio
CLY è stato concluso con successo durante il progetto.
Per quanto riguarda
la distribuzione del questionario alla popolazione locale, all’inizio i
partecipanti hanno trovato difficoltà a relazionarsi con essa non parlando
turco. Successivamente, hanno trovato un modo per comunicare (per esempio il
linguaggio del corpo, facendo gesti o mimando). Per alcuni di loro è stata
un’esperienza insolita, poiché si trattava della prima di atto pratico. Per
loro è stata una sfida trovare il modo di comunicare con la popolazione locale.
È importante sottolineare come 72 risposte siano state raccolte in soli trenta
minuti! Ho potuto osservare i partecipanti divertirsi molto durante l’attività,
arrivando a chiedere più copie del sondaggio per poterlo sottoporre ad altre
persone.
Risultati:
Grazie al contributo
di Michaela, le risposte sono state analizzate una volta conclusosi il
progetto. Michaela ha analizzato le risposte del questionario online mentre io
mi sono occupata delle risposte del questionario in turco. Il sondaggio è stato
sottoposto a 163 persone tra i 18 e i 30 anni. Emerge quanto segue:
1) La
maggioranza dei partecipanti ritiene la cittadinanza europe più vantaggiosa che
svantaggiosa.
Per esempio, i benefici del patto Schengen,
la libertà di movimento (lavorare e studiare all’estero), gli alti standard di
vita (istruzione, salute e altri servizi), e il sistema giudiziario e la
democrazie nei paesi europei sono stati nominati come vantaggi dell’essere un
cittadino europeo. D’altra parte, sono emersi come svantaggi la pressione
fiscale (dover sottostare a determinate condizioni) e l’economia comunitaria.
2)
I
partecipanti hanno risposto che una
comunità buona e funzionale dovrebbe avere cooperazione/collaborazione, comunicazione,
relazioni amichevoli, tolleranza/comprensione, rispetto, giustizia, obiettivi
comuni, supporto reciproco, uguaglianza, libertà, libertà di pensiero, buon
sistema di istruzione e una popolazione con la mente aperta, senza pregiudizi e
senza discriminazioni.
3)
La
maggior parte dei partecipanti ha risposto alla domanda sulla partecipazione
attiva nella comunità locale con NO.
In caso di risposta affermativa, si tratta di far parte di una NGO o di offrire
servizi di volontariato della propria zona.
4)
La
maggior parte dei partecipanti ha dichiarato di aver usufruito dei loro diritti
politici durante le ultime elezioni perché percepiscono il voto come
un’occasione per ottenere un cambiamento e come un dovere civile. Inoltre, non
sono d’accordo sulla decisione di non votare, anche se si tratta di una scelta
personale. Come spiegazione per il fatto che i giovani NON usino i loro diritti politici o NON votino alle elezioni hanno
fornito le seguenti ragioni:
- mancanza
di consapevolezza politica (la gente non è ben informata sulla situazione
politica e sulle conseguenze del non-voto alle elezioni)
-
mancanza
di fiducia nel governo e nei politici
-
mancanza
di informazione, interesse, curiosità e preoccupazione per il futuro
-
abitudine
all’impotenza in un paese dove non c’è fiducia nella democrazia
-
giovani
generazioni apolitiche a causa della corruzione dell’amministrazione
5)
Per aumentare la partecipazione dei giovani
nei processi e negli eventi politici e sociali i partecipanti hanno proposto:
-
più
educazione politica nelle scuole
-
scuole
incentrate solo sulla politica
-
partecipazione
attiva dei giovani su piattaforme politiche
-
rappresentazione
politica dei giovani a livello nazionale
-
dibattiti
pubblici, volantini informativi
-
ruoli più
attivi delle NGO
-
progetti/scambi
giovanili
-
sfruttare
il potere dei social network e dei social media
-
essere
bene informati, costruire la propria fiducia
-
più
eventi/attività sulla politica attuale e sulla partecipazione attiva
6)
Per
stimolare l’interesse e le conoscenze dei cittadini europei su questioni
politiche e pratiche inerenti l’Unione Europea, i partecipanti hanno proposto:
-
più
progetti per i giovani
-
workshop
e dibattiti pubblici
-
uso
attivo dei social media
-
volantini
informativi, o attraverso i mass media
-
progetti
sulla responsabilità sociale
-
aumentare
l’autorità delle amministrazioni locali
7)
La
maggior parte dei partecipanti ha dichiarato di aver sentito parlare del programma Erasmus+, soprattutto grazie
ai loro amici, all’Università e a internet. Secondo loro gli obiettivi
principali sono l’interazione interculturale e la diffusione di diverse
tematiche sociali.
Per concludere:
-
lavoro a
stretto contatto con i leader dei paesi partner per la compilazione del
sondaggio sin dalle fasi iniziali,
-
esame e
riesame di domande e risposte da parte del gruppo Lycian Pathfinders in
conformità di documenti ufficiali e alla luce di una supervisione accademica,
-
distribuzione
della bozza ai partecipanti (prima del progetto) per fornire un’idea di come il
sondaggio può essere migliorato nelle fasi successive,
-
terminare
il questionario grazie ai lavori di gruppo con la collaborazione dei
partecipanti,
-
coinvolgerli
nel processo di distribuzione del sondaggio
Nel complesso, si è
trattato di una lavorazione di prima-durante-e dopo il progetto. L’attività è
stata pensata per coinvolgere attivamente i partecipanti anche prima del
progetto stesso, per far comprendere a pieno i suoi obiettivi. In più, hanno
potuto acquisire nuove conoscenze sui ‘sondaggi’ come strumento di indagine.
Grazie alla diffusione del questionario presso la popolazione locale la maggior
parte dei partecipanti ha messo alla prova se stesso e ha vissuto una nuova
esperienza.
Lungo lo svolgimento
dell’intera attività, Michaela e io abbiamo coordinato il tutto; grande intesa
e collaborazione. Ho molto apprezzato anche l’entusiasmo dei partecipanti.
Anche se l’ambiente non era familiare a molti di loro e nonostante parlassero
una lingua diverso dalla popolazione locale, la sfida è stata mettersi alla
prova con spirito di collaborazione. Inoltre, hanno fatto un lavoro di squadra
e hanno portato a termine il lavoro in breve tempo. Sono convinta che
l’educazione non formale è quella fatta di esperienza. L’esperienza di ognuno!
Con affetto,
Şerife Yılmaz
Lycian Pathfinders
27.07.2016
Ringraziamenti
“CLY Project Survey”
si è svolto all’interno del progetto “Creactive Lycian Youth (CLY)”, il
progetto di mobilità giovanile che si è tenuto in Turchia dal 23 aprile al 5
maggio 2016. Il progetto è stato finanziato dal programma Erasmus+. I
partecipanti erano 32, da 6 paesi: Austria, Repubblica Ceca, Italia, Lituania e
Slovacchia.
Organizzazione
ospitante: Lycian Pathfinders http://www.lycianpathfinders.org