Vi avevamo già parlato del Network degli Hate Fighters e vi avevamo già presentato i nostri Workshop creativi sui temi del No Hate Speech Movement in questo articolo.
Dal nostro ingresso nel Network degli Hate Fighers, abbiamo preso parte con entusiasmo a tutte le attività del network: la nostra prima azione locale importante è stata quella, appunto, dei due workshop di fotografia e arti grafiche.
Dal nostro ingresso nel Network degli Hate Fighers, abbiamo preso parte con entusiasmo a tutte le attività del network: la nostra prima azione locale importante è stata quella, appunto, dei due workshop di fotografia e arti grafiche.
Dal 16 al 31 maggio 2016 a Bari,
presso la Mediateca Regionale Pugliese, circa 15 partecipanti tra ragazzi e ragazze si sono incontrati per fare della propria arte uno strumento per combattere l'Hate Speech.
Ma cosa è l'Hate Speech?
Al di là della definizione standard, che vi forniremo più avanti in questo articolo, durante il primo appuntamento dei workshop è bastato un piccolo brainstorming dei partecipanti per chiarire con poche parole ciò di cui stavamo parlando: odio, ignoranza, discriminazione, incomprensione, inamicizia.
Per definire l'Hate Speech al meglio, invece, potremmo dire che è un genere di parole e discorsi che non hanno altra funzione a parte quella di esprimere odio e intolleranza verso una persona o un gruppo, e che rischiano di provocare reazioni violente contro quel gruppo o da parte di quel gruppo. Nel linguaggio ordinario indica più ampiamente un genere di offesa fondata su una qualsiasi discriminazione (razziale, etnica, religiosa, di genere o di orientamento sessuale) ai danni di un gruppo.
Questo è stato il punto di partenza dei nostri workshop: combattere l'Hate Speech attraverso l'arte.
Nei successivi appuntamenti i partecipanti hanno cominciato a scattare fotografie, elaborare grafiche al pc, disegnare e fare schizzi preparatori. Attraverso il lavoro di gruppo, la combinazione di diverse tecniche e la condivisione di idee, il tempo è volato ed il risultato è stato quello della realizzazione di molte opere originali - che saranno esposte in una mostra finale che si terrà a luglio, a Bari. Lo scopo del laboratorio era proprio quello di sensibilizzare i giovani all’abbattimento di ogni tipo di infrazioni di diritti umani e libertà personali.
presso la Mediateca Regionale Pugliese, circa 15 partecipanti tra ragazzi e ragazze si sono incontrati per fare della propria arte uno strumento per combattere l'Hate Speech.
Ma cosa è l'Hate Speech?
Al di là della definizione standard, che vi forniremo più avanti in questo articolo, durante il primo appuntamento dei workshop è bastato un piccolo brainstorming dei partecipanti per chiarire con poche parole ciò di cui stavamo parlando: odio, ignoranza, discriminazione, incomprensione, inamicizia.
Per definire l'Hate Speech al meglio, invece, potremmo dire che è un genere di parole e discorsi che non hanno altra funzione a parte quella di esprimere odio e intolleranza verso una persona o un gruppo, e che rischiano di provocare reazioni violente contro quel gruppo o da parte di quel gruppo. Nel linguaggio ordinario indica più ampiamente un genere di offesa fondata su una qualsiasi discriminazione (razziale, etnica, religiosa, di genere o di orientamento sessuale) ai danni di un gruppo.
Questo è stato il punto di partenza dei nostri workshop: combattere l'Hate Speech attraverso l'arte.
Nei successivi appuntamenti i partecipanti hanno cominciato a scattare fotografie, elaborare grafiche al pc, disegnare e fare schizzi preparatori. Attraverso il lavoro di gruppo, la combinazione di diverse tecniche e la condivisione di idee, il tempo è volato ed il risultato è stato quello della realizzazione di molte opere originali - che saranno esposte in una mostra finale che si terrà a luglio, a Bari. Lo scopo del laboratorio era proprio quello di sensibilizzare i giovani all’abbattimento di ogni tipo di infrazioni di diritti umani e libertà personali.
Vi invitiamo a visualizzare tutte le opere e le foto (qui), ed il video dei workshop:
Se vi interessa prender parte attivamente con Beyond Borders in questo Network, o semplicemente per saperne di più: associazionebeyondborders@gmail.com